Week-end ricco di emozioni

Sono passati già alcuni anni da quando mi sono lanciato anima e corpo nell’avventura di riportare, possibilmente a buoni livelli tecnici ed agonistici, il Tennistavolo a Termini Imerese e di emozioni, in verità, i miei ragazzi me ne hanno regalate veramente tante, oltre ogni più rosea aspettativa, ma quello che è successo in questi ultimi tre giorni va oltre la semplice emozione, che si può giustamente provare per un successo raggiunto, ma genera sentimenti ancora più profondi che nascono dalla consapevolezza di avere contribuito a creare qualcosa che, prendendo spunto dal mero fatto sportivo, va oltre, racchiudendo in sè altre componenti che mi rendono fiero ed orgoglioso di rappresentare quella piccolissima, ma solidissima realtà che è L’ASD Tennistavolo Himera G. Randazzo.

Tante emozioni, dicevo, iniziate Venerdì sera, quando ho avuto il piacere di ricevere dagli organizzatori della manifestazione “Vinorum”, che ringrazio per la sensibilità dimostrata, in presenza di una folta rappresentanza dei componenti dell’associazione e dei nostri giovani atleti vestiti con la nostra divisa sportiva, a nome della nostra Giulia Palmisano, assente per motivi agonistici, il premio che ad ogni edizione viene assegnato al/alla Termitano/a che maggiormente si è distinto a livello nazionale nel corso dell’anno, portando prestigio alla nostra città.

Tale premio, oltre ad essere il giusto riconoscimento ad una giovanissima atleta , che già da quattro anni raccoglie successi a carattere regionale e nazionale (attuale Campionessa Italiana e n.1 del ranking della Categoria Giovanissime e componente della Squadra Nazionale Minicadet), rappresenta un riconiscimento indiretto alla nostra associazione ed a tutti coloro che si adoperano alla sua crescita.

Le emozioni sono continuate ieri pomeriggio quando la nostra squadra di Serie C2, protagonista già di due promozioni negli ultimi tre anni, composta da due splendidi ragazzini, che rispondono al nome di Claudio Casà ed Angelo Di Lisi e dal nostro bravissimo allenatore/giocatore Alessandro Febbraro, partita all’inizio del campionato come predestinata, secondo i pronostici di alcuni addetti ai lavori dell’ambiente pongistico, ad una sicura retrocessione, dopo avere vinto il proprio girone, inanellando, dopo la sconfitta dell’esordio di campionato, ben 13 vittorie consecutive, ha centrato la qualificazione ai concentramenti finali, che stabiliranno le due squadre che saranno promosse in Serie C1 per la stagione 2018-2019, battendo con un netto 5-0 la squadra dell’APD Eos Enna, tra la felicità ed i canti corali di tutti coloro (parenti, amici, simpatizzanti) che affettuosamente ci seguono sempre nei nostri continui impegni sportivi.

Ma il bello doveva ancora arrivare e, paradossalmente, è arrivato in occasione di quella che, a prima vista, potrebbe sembrare un insuccesso sportivo, viste le aspettative che tutti nutrivamo per la nostra Giulia, che negli ultimi tre giorni è stata protagonista, per l’ultima volta, a Terni, al Trofeo Teverino, che l’ha vista trionfare in due delle ultime tre edizioni. Succede che, nel corso di una degli incontri delle fasi eliminatorie disputate nella giornata di ieri, probabilmente a causa di un brutto movimento, Giulia ha accusato un fastidio alla spalla destra che al momento non sembrava potesse crearle ulteriori problemi tanto che, vincendo per 3-0 tutti gli otto incontri disputati, tra eliminatorie e tabellone finale, è riuscita ad assicurarsi la finale che avrebbe dovuto disputare oggi.

Purtroppo però durante la notte la situazione si è aggravata ed il fastidio si è trasformato in un forte dolore che le impediva di muovere bene il braccio al momento di iniziare il torneo di doppio in coppia con il piccolo Giulio Buscetta (de Il Circolo Etneo). A questo punto succede ciò che non ti aspetti da una piccola ragazzina a cui i medici sul posto avevano sconsigliato di continuare a giocare, proponendole il ritiro dal torneo: Giulia con ammirevole spirito sportivo decide di giocare, sia per se stessa ma, principalmente, per non abbondonare il suo compagno, vincendo tutti gli incontri sino alla finale persa per un soffio per 3-2. A questo punto, però, il dolore, diventato insopportabile, non le ha permesso di disputare la sua finale individuale contro la brava romana Giulia Varveri, che meno di un mese fà aveva già battuto nella finale dei Campionati Italiani Giovanili.

Oggi Giulia chiude la prima fase della sua splendida, fin quì, carriera sportiva e lo fà forse col piccolo o grande rammarico di non essersi potuta giocare fino in fondo la possibilità di vincere il suo terzo Trofeo Teverino ma, a mio giudizio, e probabilmente oggettivamente, oggi Giulia ha conquistato qualcosa di più importante di una medaglia o di un podio, qualcosa che fino ad ora le era un pò mancata e che temevamo, nonostante le sue grandi doti tecniche, potesse essere un limite alla possibilità di andare oltre, ha conquistato la capacità di soffrire, di lottare caparbiamente, per se stessa e per chi crede in lei, trasformandosi da brava giocatrice di ping ping in una vera atleta che sicuramente continuerà a dare tante soddisfazioni principalmente a se stessa ed a tutti coloro che le vogliono un gran bene. Grazie Giulia per tutto quello che fin’ora ci hai regalato!

Adesso ti aspetta però un periodo di riposo prima di ricominciare con i tuoi impegnativi allenamenti! 


E adesso tutti in attesa dei concentramenti del prossimo week end per tentare il “miracolo” della promozione in C1. Forza ragazzi, proviamoci! 💪💪💪🙂

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Pubblicato da asdtthimeragrandazzo

La nostra è un’associazione senza scopo di lucro fondata nel 2014 nel nome e nel ricordo di un caro amico scomparso prematuramente, Giovanni Randazzo , che per molti anni ha condiviso, insieme ad un gruppo di amici, a Termini Imerese la passione per il tennistavolo, che ha come scopo statutario la diffusione della conoscenza di questo sport sia come mezzo di aggregazione sociale, mediante la pratica ludica e amatoriale dello stesso sia come opportunità , per tutti coloro che hanno la predisposizione fisica, tecnica e mentale, per emergere, ad alti livelli, nell’attività agonistica.

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